È successo il 28 ottobre

Killer Instinct, Neo Geo Pocket, Prince of Persia: The Sands of Time, Fallout 3 e Sunset Overdrive.

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Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, Day One propone una selezione di cose già successe tra i videogiochi: dal 1980 al 2015, (quasi) dieci anni fa. Ci sono soprattutto le uscite dei giochi, i debutti di quelle che diverranno serie o alcuni ritorni degni di nota, ma anche i lanci delle nuove console o le loro rivisitazioni. E in fondo, un veloce approfondimento. Ogni tanto potresti anche trovare il commento di un ospite.

Risorse: Il podcast - Discord - ottobre - Tutte le puntate

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Oggi nel 2014

(Immagine: Microsoft)

E ora qualcosa di totalmente inatteso: Sunset Overdrive è il primo gioco che Insomniac realizza per Microsoft. L’allontanamento da PlayStation si era già concretizzato nel 2013 con Fuse, pubblicato da Electronic Arts anche per Xbox 360, ma con Sunset Overdrive il salto della barricata della squadra capitanata da Ted Price è completo. Quello che non cambia è l’approccio: come in Ratchet & Clank, anche in Sunset Overdrive le vere protagoniste sono le armi, più simili a quelle che elaborerebbe la ACME dei cartoni animati di Warner Bros., che a quelle di un moderno videogioco.

Eleganza, stile, colore e un’ampia dose di auto-ironia: in Sunset Overdrive c’è l’essenza di Insomniac Games. Ma rispetto ai progetti del passato, per la prima volta l’etichetta di Burbank, California, ha adottato la formula del videogioco a mondo aperto. Per il sistema di attraversamento degli scenari di gioco Insomniac ha guardato a Jet Set Radio (Sega, 2000) e alla serie di Tony Hawk’s Pro Skater (Activison, 1999).

Non avevamo mai messo assieme un team di sviluppo tanto grande, abbiamo anche nuovi strumenti e un nuovo motore preparato appositamente per la nuova generazione. Sono tutti mezzi che ci hanno permesso di costruire il gioco più velocemente, il che è stato molto importante per un progetto delle dimensioni di Sunset Overdrive.

Ted Price - Presidente Insomniac Games¹

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Oggi nel 2008

(Immagini: Bethesda Softworks)

Fallout 3 mette la storica serie di Interplay nelle mani di Bethesda e Bethesda affida a milioni di giocatori un’interpretazione più contemporanea (e tecnicamente roboante) del gioco di ruolo di fine anni Novanta. Alla ricerca del padre, che in inglese ha la voce dell’attore Liam Neeson, il protagonista si ritrova a mettere piede fuori dal Vault 101 e ad affrontare la Zona Contaminata.

Bethesda ha ripreso il classico sistema della serie di Fallout alla base della personalizzazione ed evoluzione del personaggio, di nuovo conosciuto come S.P.E.C.I.A.L. (dai parametri Strength, Perception, Endurance, Charisma, Intelligence, Agility e Luck). Ha però aggiunto, ed è una novità, il Vault-Tec Assisted Targeting System (V.A.T.S.), nel tentativo di far convivere la dinamicità degli scontri in tempo reale e la strategia di un sistema a turni.

[Fallout 3] ha più da condividere con Elder Scrolls che con i precedenti capitoli di Fallout, ma è una buona notizia. A dirla tutta, Fallout 3 funziona meglio dei giochi realizzati in precedenza da Bethesda: meno esteso e più concentrato, ma comunque pieno di sorprese e con un ampio tasso di rigiocabilità.

Kevin VanOrd - Gamespot²

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Oggi nel 2003

(Immagine: Ubisoft)

Prince of Persia: The Sands of Time ritrascina sorprendentemente in attività il principe sognato (e consegnato alla storia dei videogiochi) da Jordan Mechner. Sono passati dieci anni da Prince of Persia II: The Shadow and the Flame e la gestione della proprietà intellettuale è ora nelle mani di Ubisoft. In The Sands of Time l’impalcatura 3D e il level design sono finalmente all’altezza del mito della serie e la possibilità di manipolare lo scorrere del tempo si insinua alla perfezione nei meccanismi di esplorazione e di combattimento.

(Immagine: Ubisoft)

Prince of Persia: The Sands of Time è disponibile per tutti i principali formati, incluso il Game Boy Advance. Ma non in Europa, dove un accordo tra Ubisoft e Sony ha allontanato fino alla primavera del 2004 il lancio delle versioni per il GameCube di Nintendo e l’Xbox di Microsoft.

Il nuovo Principe è un personaggio pienamente sviluppato, molto più di quello dei primi giochi. Ha un look tutto suo, che ne riflette la personalità e si inserisce perfettamente nell’ambientazione della Persia antica. È un eroe particolarmente espressivo, la cui essenza viene comunicata dall’azione di gioco, dalle espressioni del volto e dai dialoghi, tutto contribuisce a portare avanti il racconto.

Yannis Mallat - Producer Ubisoft

Giocaci oggi: Steam

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Oggi nel 1998

(Foto: Nicola Bernardi - per il progetto Scanlendario 2024, over-drive.it)

Il Neo Geo Pocket è la prima console portatile di SNK e l’ennesimo tentativo di detronizzare il Game Boy di Nintendo… a pochi giorni dal lancio del Game Boy Color! L’hardware elaborato da SNK prevede uno schermo monocromatico, il che rende lo scontro, se possibile, ancora più complicato. Nel cuore della console c’è una CPU di Toshiba a 16-bit e lo schermo raggiunge la risoluzione di 256x256 pixel. Il vero protagonista, però, è lo stick che ripropone lo stesso feeling di quello del controller del Neo Geo CD. SNK distribuisce otto differenti colorazioni della console, tutte proposte allo stesso prezzo: 7800 Yen.

Tra i giochi disponibili al lancio: Baseball Stars, King of Fighters R-1 e Pocket Tennis (tutti realizzati dalla stessa SNK).

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Oggi nel 1994

(Immagini: Nintendo / Midway)

Killer Instinct non è più un miraggio, un sogno o un mito: il primo gioco realizzato sul nuovo hardware di Nintendo, l’Ultra 64, raggiunge le sale giochi e mette in mostra l’abilità della squadra inglese di Rare. Per quanto non raggiunga le vette di ultraviolenza di Mortal Kombat e, in quanto a popolarità, parta decisamente svantaggiato rispetto a Street Fighter II, la realizzazione tecnica e l’idea di concentrarsi sulle combinazioni di colpi promettono di rendere Killer Instinct uno dei picchiaduro più interessanti in circolazione.

Con il sistema di controllo di Street Fighter II, le mosse finali e la violenza di Mortal Kombat e addirittura alcune ambientazioni ispirate a quelle di Virtua Fighter, Killer Instinct mette assieme il meglio che il genere abbia da offrire. […] Non è la rivoluzione che stiamo tutti aspettando e presto dovrà esplodere un nuovo genere. Ma almeno per il momento i piani di Nintendo per l’Ultra 64 procedono senza intoppi.

Next Generation³

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Per non parlare di…

Guitar Hero 3 (2007), Top Spin (2003), Trespasser (1998), Samurai Shodown 2 (1994).

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Qualcosa in più…

Il primo gioco di Patrice Désilets, Creative Director di Prince of Persia: The Sands of Time, è stato Speed Devils dove ricopre il ruolo di Game Designer. Si tratta di un gioco di corse realizzato da Ubisoft nel 1999, principalmente per accompagnare il lancio di Dreamcast (Sega). /

Oggi Sunset Overdrive rimane l’unico esperimento di Insomniac Games realizzato in esclusiva per il mondo di Xbox e dei videogiochi a firma Microsoft. Nel 2019 lo studio è stato acquisito da Sony e fa parte dei PlayStation Studios. /

Killer Instinct sarà l’unico gioco a utilizzare ufficialmente il logo Ultra 64: il nome della console basata sullo stesso hardware diventerà poi Nintendo 64, raggiungendo il mercato casalingo nell’estate del 1996.

…e un fatto di oggi, da GamesIndustry.biz

28 ottobre 2010: Tango Gameworks si unisce a Zenimax. Lo studio di sviluppo fondato da Shinji Mikami, responsabile della serie di Resident Evil in Capcom, è stato acquisito da Zenimax, che in tempi recenti ha già inglobato id Software, Arkane e Bethesda. “Non è cosa di tutti i giorni trovare un editore che capisce e supporta lo sviluppo di grandi giochi e che lavora con spirito collaborativo”, ha detto Mikami.

Per maggiori informazioni: “L’acquisizione di Tango Gameworks” - GamesIndustry.biz

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Legenda: [WC] Wild Card - Ha debuttato questo mese, ma il giorno esatto non è noto.

Everything we love must grow old / Or so I'm told

1. https://www.eurogamer.net/sunset-overdrive-the-ted-price-interview

2. https://www.gamespot.com/reviews/fallout-3-review/1900-6200093/

3. Gennaio 1995 (#1)