È successo il 13 febbraio: Power Stone e...
Bucky O’Hare, Power Stone e Zone of the Enders: The 2nd Runner.
Nella puntata di ieri mancava il testo finale del “Fast forward” (la spiegazione di come si è poi evoluto il fatto del giorno). Non solo, nella scheda di Flower c’era anche un gran bel refuso, con “la vita che sbocca” e invece avrebbe dovuto sbocciare. In questo caso dipende pure da cosa ha fatto e quanto ha bevuto la sera prima, quindi è colpa mia solo fino a un certo punto. Il testo mancante e le correzioni sono disponibili nella versione su web, chiedo scusa. Passiamo a faccende più soddisfacenti: nella puntata di oggi c’è il bel Power Stone, di cui si è occupato Marco Mottura (un altro che, come me, è ancora in lutto per il Dreamcast).
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Oggi nel 2003
Debutto: PlayStation 2 (Sony)
Zone of the Enders: The 2nd Runner arriva a due anni dal primo Z.O.E., fin da subito la serie con l’acronimo più fico dell’universo_mondo. Sorseggiando una tisana sul suo scranno tempestato di diamanti estratti dalla miniera di Metal Gear Soldi, Hideo Kojima ha sostituito buona parte del team di sviluppo (con un gesto della mano appena percettibile). Cambia il responsabile del progetto, che diventa Shuyou Murata, ma rimane saldamente al suo posto Yoji Shinkawa, il cui gusto sopraffino e le matite temperate da un qualche dio del disegno, continuano a dare al gioco di Konami un volto inconfondibile. Zone of the Enders: The 2nd Runner è di nuovo un gioco d’azione in terza persona, in cui enormi e stilosi mech si menano e si struggono, si struggono e si menano. Rispetto alla prima uscita, nel secondo Z.O.E. chi gioca può affrontare più nemici nello stesso momento e la realizzazione tecnica è ancora più sontuosa.
Nel gioco precedente potevi prendere i nemici, ma poi non potevi più muoverti ed eri obbligato a lanciarli contro un muro o contro un altro nemici. Ma questa volta è possibile agitarli come se fossero una mazza da baseball o sfruttarli come scudo. Si possono anche prendere parti dell’ambiente di gioco e lanciarle contro i nemici, staccare una placca di metallo dal muro e lanciarla come un frisbee.
Shuyou Murata - director Konami1
È meglio del primo in ogni aspetto ed è uno dei giochi d’azione per PlayStation 2 visivamente più appaganti. Solo il pessimo doppiaggio e i dialoghi gli impediscono di raggiungere un voto più alto. (Voto: 9/10).
Randy Nelson - PSM (US)2
Nonostante sia esteticamente un trionfo, rispetto al suo predecessore è una gran delusione. (Voto: 4/10)
EDGE3
Giocaci oggi: Steam | PlayStation
Oggi nel 1999
Debutto: arcade
{ di Marco Mottura }
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