In questi giorni in cui si è parlato dello Switch 2 e anche della direzione che sembra aver impresso su Nintendo (ne ho scritto qua), ho letto pareri di chi ricorda con malinconia Electroplankton e quel tipo di produzione. Se non avete mai sentito parlare di Electroplankton o non ricordate il modo con cui venne presentato vent’anni fa, oggi è la giornata giusta per leggere Day One.
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Oggi nel 2005
Debutto: Nintendo DS
Electroplankton è un’esperimento di scrittura ed elaborazione della musica, attraverso dieci elementi interattivi, sotto forma di altrettanti “electroplankton”. Il touch screen del Nintendo DS è ideale per accogliere la manipolazione di quelli che sono dei veri ambienti sonori virtuali. Il progetto è stato curato dall’eclettico artista giapponese Toshio Iwai e si inserisce in una serie di iniziative che si muovono parallelamente ai videogiochi, allontanandosene solo un po’ e senza mai perderne lo spirito essenziale: l’intrattenimento e l’interazione sorprendente.
È un gioco differente. È pensato per creare armonia, non adrenalina. Finora Electroplankton ha prodotto reazioni differenti. Alcuni che lo hanno provato in anteprima sono confusi, perché continuano a cercare dove è visualizzato il punteggio e il prossimo nemico. Ma altri rimangono ipnotizzati. C’è chi semplicemente si rifiuta di spegnere il gioco.
Satoru Iwata - Presidente Nintendo1
Come già avvenuto in un numero sempre crescente di casi sul DS, un’idea elementare riesce a evolversi in molteplici direzioni, con un risultato tanto stimolante intellettualmente, quanto coinvolgente. Electroplankton dimostra che il fenomeno di Nintendogs non era casuale e che, al di là della scena su PC, i giochi più creativi oggi nascono sul DS.
Peter Hartlaub - CT Insider2
Oggi nel 1995
Debutto: 3DO
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