È successo il 3 dicembre
PlayStation, Crime Crackers, Rage Racer, Star Wars Rogue Squadron, Ridge Racer Type 4 e The Saboteur.
Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, Day One propone una selezione di cose già successe tra i videogiochi: dal 1980 al 2015, (quasi) dieci anni fa. Ci sono soprattutto le uscite dei giochi, i debutti di quelle che diverranno serie o alcuni ritorni degni di nota, ma anche i lanci delle nuove console o le loro rivisitazioni. E in fondo, un veloce approfondimento. Ogni tanto potresti anche trovare il commento di un ospite.
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Oggi nel 2009
Dai creatori di Star Wars: Battlefront e Mercenaries, arriva The Saboteur. Pandemic Studios ha deciso di applicare la formula dei moderni giochi “aperti” e multidisciplinari a una storia di guerra. Ispirata a una vicenda reale, la vita virtuale proposta da Pandemic è quella di Sean Devlin, un autista di origini irlandesi rimasto bloccato dietro le linee nemiche nella Francia sotto l’occupazione nazista degli anni quaranta del novecento. In The Saboteur si fanno tante cose diverse, nello stesso ambiente: si combatte, si guida, si esplora e si fanno evolvere le proprie capacità.
The Saboteur è un’interpretazione completamente nuova del gioco d’azione sulla Seconda Guerra Mondiale. Invece che vestire i panni del soldato, i giocatori porteranno avanti la sete di vendetta di un uomo qualunque, attraverso una storia incredibile e una spettacolare varietà di azione esplosiva.
Josh Resnick - Presidente Pandemic Studios
[…] l'intelligenza artificiale è francamente rivedibile, così come l'impianto narrativo di fondo, mal sfruttato visto il setting del gioco. Buono lo stile e l'impatto grafico, nonostante un dettaglio grafico non particolarmente elevato
Matteo Santicchia - Multiplayer1
Oggi nel 1998
Ridge Racer Type 4 è più veloce, più interessante, più bello di qualsiasi altro Ridge Racer apparso prima di lui. Namco elabora delle indimenticabili nottate di inseguimenti e sorpassi all’ultima curva utile, sfregiate dalle scie luminose dei fari e bagnate dal sudore sul controller. Ridge Racer Type 4 è una storia di strapotere e di misura, di muscoli e di eleganza, di tocco e di brutalità.
Con 48 vetture e possibili modifiche che portano a un totale di 300 configurazioni, otto tracciati, due modelli di guida (basati su derapate e tenuta in curva), anche i numeri sono dalla parte di Ridge Racer Type 4. Ma sono quelli che contano di meno. La struttura single player è più ricca che mai e l’impatto quando si è lanciati a velocità massima ha pochi eguali nella carriera di PlayStation, comunque rimpinzata all’eccesso di nomi ed esperienze che hanno fatto la storia.
Ridge Racer Type 4 la storia di PlayStation arriva a chiuderla. Un addio pieno di gloria e incoscienza, verso un secondo capitolo della vicenda PlayStation che, per la serie di Namco, farà rimpiangere ancora di più queste giornate.
Star Wars Rogue Squadron è il modo più spettacolare e quindi esaltante per vivere Star Wars, ben al di là dell’ennesima maratona dei tre film. Sedici missioni da affrontare con quattro velivoli (X-Wing, A-Wing, Y-Wing, V-Wing) e lo snowspeeder, varie tipologie di obiettivi e il solito, intramontabile, tema da fischiettare mentre si fanno collassare le certezze dell’Impero. Il gioco, sviluppato dalla tedesca Factor 5 (Turrican), include anche il Millennium Falcon e sfrutta l’Expansion Pak di memoria del Nintendo 64 con risultati più che apprezzabili.
Oggi nel 1996
{ di Marcello Cangialosi }
Era il 1997, e sul numero 33 di Super Console 100% PlayStation veniva pubblicata la recensione di Rage Racer (voto 84%), la mia prima analisi critica redatta dietro compenso economico a firma “Morpheus” (nickname scelto non solo per gli effetti soporiferi dei miei scritti, ma soprattutto in omaggio all’omonimo - e adorato - videogioco di Andrew Braybrook uscito su C64 nel 1987). Ben sei pagine, se non ricordo male, richieste da MBF (Matteo Bittanti il Filosofo) per inaugurare col botto quella che sarebbe diventata la mia professione negli anni a seguire. Un sogno che diventava realtà.
Oggi nel 1994
Sugli scaffali dei negozi del Giappone arriva la PlayStation di Sony: ha un processore R3000 a 33 Mhz, 2 MB di RAM (e 1 MB di VRAM), costa 39.800 Yen e sputa fuori poligoni senza sforzi.
A un certo punto la PlayStation non è più stato il solito tentativo fallimentare di chi non si chiama Nintendo o Sega, ed è diventata una console. Una di quelle che vuoi avere. Il punto di arrivo di questo percorso è il 3 dicembre 1994, quando viene lanciata in Giappone. Prima c’è stato il graduale rivelarsi della potenza e della precisione del disegno del team guidato dall’ingegnere Ken Kutaragi, che ha unito gli sforzi di Sony Corporation Hardware Division e Sony Music Software Division.
Le prime immagini dei primi giochi, poi le seconde e le terze carrellate; le specifiche tecniche sempre più a fuoco; l’elenco dei grandi e piccoli e medi editori che annunciano di essere interessati al progetto; la qualità dei grandi giochi 3D arcade di Namco già promessi al pubblico di casa… tutto questo ha fatto della PlayStation qualcosa di molto differente dal 3DO e dal Jaguar e addirittura dal PC Engine. Ed è successo prima ancora della sua disponibilità nei negozi. Se quello che è avvenuto negli anni successivi ha stupito chiunque per magnitudo, è però vero che già i primissimi passi erano tutti stati mossi in quella direzione e che la PlayStation ha spazzato via molto velocemente i dubbi che storicamente avevano accompagnato i debuttanti nel settore delle console.
Nintendo è una compagnia fantastica, responsabile di una serie incredibile di giochi e di console che hanno stupito il mondo e lasciato il segno nella storia. Una larga parte del suo lascito è il Super NES, per cui Sony ha realizzato il chip audio e ha contribuito agli strumenti per lo sviluppo. Sfortunatamente, la voglia di Sony di far evolvere il settore e il desiderio di Nintendo di mantenere un certo controllo hanno fatto deragliare qualsiasi possibile collaborazione tra le due compagnie, il che ha poi portato Sony a sviluppare la PlayStation. Detto questo, il fatto che ciascuna abbia deciso di affidarsi a ciò che sa fare meglio ha spinto l’intero settore fino a vette neanche mai sognate prima.
Ken Kutaragi - Lead Engineer PlayStation Sony Interactive Entertainment2
Dagli abbonati a Day One:
PlayStation è entrata in casa mia a Natale ‘97 con questo trittico: Disney Hercules, Croc, PGA Tour 98. Cosa abbiamo imparato quel Natale io e mio padre? Che avevamo davanti una console con un potenziale devastante ma che era meglio non mandare mamma a comprare i giochi…
Edoardo Vico
PlayStation, una volta insediatasi, diventa l'equivalente in salotto della lavatrice. Invecchia, si rompe, cambia colore, ne escono modelli nuovi, fa saltare la corrente, accumula polvere... ma non puoi oggettivamente farne a meno.
Gianmario Merisio
Crime Crackers è un curioso ibrido tra un gioco di ruolo e uno sparatutto. La visuale in prima persona accompagna un party di tre personaggi durante l’esplorazione di ambienti che sono, in effetti, dei corridoi. L’effetto è quello dei classici d’occidente (Dungeon Master) e d’oriente (Black Onyx, Phantasy Star). La differenza sta principalmente nelle battaglie: una volta incrociata la strada dei nemici non ci sono turni da rispettare e comandi da impartire, ma solo un mirino da spostare e colonne di fuoco da scatenare. Ogni personaggio ha la sua dotazione specifica e per passare da uno all’altro si utilizza il pulsante Select del controller della PlayStation. Crime Crackers è il primo videogioco realizzato da Japan Studio, di proprietà di Sony Computer Entertainment.
Per non parlare di…
Ridge Racer Revolution (1995).
Qualcosa in più e…
Nella confezione di Ridge Racer Type 4, ultima uscita della serie per PlayStation, Namco incluse anche una riedizione di Ridge Racer, questa volta capace di arrivare a 60 frame al secondo di aggiornamento video. Una testimonianza dei passi in avanti fatti in cinque anni di sviluppo. /
Assieme a Ridge Racer Type 4 venne messo in commercio anche il Jogcon, un controller per la PlayStation con un piccolo “disco” nel mezzo, da utilizzare come volante (con tanto di effetto di feedback). Il Jogcon fu poi compatibile con un’altra manciata di giochi, tra cui Ridge Racer V per la PlayStation 2. /
Star Wars: Rogue Squadron è stato uno dei primi giochi per Nintendo 64 a utilizzare l’Expansion Pak, una sorta di dose di anabolizzanti che consentiva alla console di migliorare le prestazioni per definizione e fluidità delle immagini.
…e un fatto di oggi, da GamesIndustry.biz
3 dicembre 2004: Halo 2 = 5. Microsoft ha comunicato che sono già cinque milioni le copie di Halo 2 vendute in tutto il mondo dall’inizio di novembre. La serie di Halo supera così quota dieci milioni di unità vendute dal 2001 e tenendo conto anche della conversione per PC del primo Halo. Secondo i dati di Microsoft la media spesa giocando le modalità online di chi si è collegato con Halo ai servizi di Xbox Live è di 91 minuti per sessione. Sono 900.000 gli utenti unici di Halo 2 che hanno giocato online.
Per maggiori informazioni: “Halo 2 oltre i cinque milioni di copie vendute nel mondo” - GamesIndustry.biz
Legenda: [WC] Wild Card - Ha debuttato questo mese, ma il giorno esatto non è noto.
Some children laughed I'd fall for certain / For thinking that I'd last forever