È successo il 14 ottobre
Broken Sword, Dreamcast, TrickStyle, Max Payne 2, Golden Axe Beast Rider e The Evil Within.
Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, Day One propone una selezione di cose già successe tra i videogiochi: dal 1980 al 2015, (quasi) dieci anni fa. Ci sono soprattutto le uscite dei giochi, i debutti di quelle che diverranno serie o alcuni ritorni degni di nota, ma anche i lanci delle nuove console o le loro rivisitazioni. E in fondo, un veloce approfondimento. Ogni tanto potresti anche trovare il commento di un ospite.
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Oggi nel 2014
The Evil Within rilancia Shinji Mikami nel mondo dei videogiochi horror. Con The Evil Within Mikami, padre e portabandiera della serie di Resident Evil durante la sua lunga permanenza in Capcom, si affida di nuovo allo schema del poliziotto rimasto incastrato in una situazione vagamente fuori dall’ordinario. E particolarmente ricca di mostri e creature minacciose. The Evil Within è il primo gioco realizzato da Tango Gameworks, la software house fondata dallo stesso Mikami quattro anni fa.
Per me e per tutto il team era fondamentale riportare il genere survival horror alle sue origini. Ha voluto dire creare la paura e dare a chi gioca gli strumenti per godersi la sconfitta della paura stessa.
Shinji Mikami - Director Tango Gameworks
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Oggi nel 2008
Golden Axe Beast Rider segna il grande ritorno di un nome storico di Sega e dei videogiochi. Anzi, rifacciamo: Golden Axe Beast Rider segna il grande ritorno di un nome storico di Sega e dei videogiochi. Dei tre protagonisti originali, Ax Battler, Gilius Thunderhead e Tyris Flare, è rimasta solo quest’ultima. Il gioco si sposta in un mondo 3D più adatto ai canoni contemporanei, ponendo grande enfasi sulle creature che Tyris può cavalcare.
Oggi nel 2003
{ di Enrico Procopio }
Max Payne 2 è come il primo, ma meglio: il gameplay è più rifinito, non c’è la faccia di Sam Lake sul modello del protagonista, e il bullet time rimane sempre molto divertente. A parer mio, però, la cosa più interessante rimane il suo essere così rappresentativo della sua epoca: i primi anni 2000 erano gli anni in cui sulle riviste si scrivevano cose come “narrativa videoludica” all’interno di editoriali che, pensosamente, si chiedevano “il videogioco è arte?”. Max Payne 2 era spesso citato come esempio di grande narrazione: oggi lo giochi e ti trovi di fronte alla trasposizione di un romanzo hardboiled. Comunque, un gran bel gioco.
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Oggi nel 1999
Dreamcast è una realtà anche in Europa! A quasi un anno dal lancio in Giappone (27 novembre 1998), l’erede di Saturn e prima console della generazione a 128 bit può essere acquistata anche nel Vecchio Continente. Per motivi di copyright il logo a spirale ha cambiato colore, passando dall’arancione (Giappone) al blu1. Il blu-Sega. Il lancio del 14 ottobre avviene dopo un ritardo di tre settimane rispetto alla prima data annunciata, quella del 23 settembre. Lo slittamento è dovuto ad alcuni problemi nell’infrastruttura di gioco online, uno dei punti cardine del progetto Dreamcast. Il prezzo: 199 sterline (Regno Unito), 499.000 lire (Italia).
Dreamcast raggiunge un livello completamente nuovo per i videogiochi.
BBC2
La line up di giochi disponibili è molto ricca, tra gli altri si segnalano Sonic Adventure, Sega Rally 2, Virtua Fighter 3tb (tutti di Sega), Power Stone (Capcom) e…
Secondo IGN, TrickStyle è stato il miglior gioco di corse per Dreamcast tra quelli presentati all’E3 del 1999. Oggi il gioco realizzato da Criterion viene posizionato a fianco della scatola della console di Sega nel suo lancio in Europa. Una corposa selezione di atleti si sfidano in gare di velocità sui loro hoverboard: più trick si chiudono con successo, più è alta la velocità raggiunta.
Il successo in TrickStyle è più una questione di memorizzazione [dei tracciati] che di abilità, dato che il livello di difficoltà vi obbligherà a ricominciare la gara se anche solo prendete una curva a 40° invece che a 50°.
Francesca Reyes - Official Sega Dreamcast Magazine (US)3
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Oggi nel 1996
Broken Sword The Shadow of the Templars è una nuova avventura punta e clicca realizzata da Revolution Software. Il gioco non passerà inosservato agli occhi di chi ha già apprezzato Beneath a Steel Sky (1994), realizzato dalla stessa squadra. Abbandonati i temi cyberpunk, questa volta ci si ritrova a Parigi, nei panni e nel ciuffo biondo del turista americano George Stobbart. Sarà velocemente coinvolto in un mistero che include l’ordine religioso dei templari.
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Per non parlare di…
Wario Ware Twisted (2004), Jak II (2003).
Qualcosa in più…
“Alla fine se ne sono andati tutti ed è rimasto il toro meccanico mezzo rotto. E una ragazza non proprio piacente vestita come Tyris. C’era un tizio, di cui ora non ricordo il nome. Beh, ha preso il microfono e ha detto che era la festa peggiore a cui fosse mai stato”4. Così Belinda Heywood, Producer di Golden Axe Beast Rider, ricorda un party organizzato durante lo sviluppo del gioco. /
In un articolo dedicato al lancio di Dreamcast, sul sito della BBC si legge: “Con Dreamcast o la va o la spacca, per Sega, che ha visto la sua quota di mercato inabissarsi fino all’1%, dopo il fallimento della console Saturn nel 1995”5.
…e un fatto di oggi, da GamesIndustry.biz
14 ottobre 2005: Tre giochi per Spielberg. Electronic Arts guadagna un Director dal curriculum stellare: Steven Spielberg ha firmato un accordo che lo porterà a collaborare con gli studi di Los Angeles di Electronic Arts per la realizzazione di tre giochi. È stato specificato che non saranno coinvolte licenze di film o altri media e che la proprietà intellettuale dei tre giochi rimarrà nelle mani di Electronic Arts.
Per maggiori informazioni: “Spielberg collabora con EA per tre nuovi giochi” - GamesIndustry.biz
Legenda: [WC] Wild Card - Ha debuttato questo mese, ma il giorno esatto non è noto.
Hey hey, mama, said the way you move / Gonna make you sweat, gonna make you groove
Novembre 1999 (#2)
Ho giocato entrambi i capitoli di The Evil Within, grazie a un catalogo Playstation che non ricordo se fosse il Plus o il Now. Devo ammettere che lì per lì, mentre giocavo, me li ricordo avvincenti e poco altro. Anzi, credo di essere rimasto anche deluso una volta finiti. Ho scoperto di averli apprezzati pienamente solo quando è stata annunciata la chiusura di Tango Gameworks: non saprei nemmeno spiegare perché è successo.
Tanti auguri al Dreamcast PAL!