Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, Day One propone una selezione di cose già successe tra i videogiochi: dal 1980 al 2015, (quasi) dieci anni fa. Ci sono soprattutto le uscite dei giochi, i debutti di quelle che diverranno serie o alcuni ritorni degni di nota, ma anche i lanci delle nuove console o le loro rivisitazioni. E in fondo, un veloce approfondimento. Ogni tanto potresti anche trovare il commento di un ospite.
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Oggi nel 2015
Rise of the Tomb Raider continua a raccontare le origini di Lara Croft, riprendendo il discorso cominciato da Tomb Raider, il gioco del 2013. Tanto per cominciare in Tomb Raider torna il tomb raiding: grosse strutture antiche attendono di essere scoperte, esplorate e risolte, recuperando un elemento cardine della ricetta degli anni Novanta della serie. In Rise of The Tomb Raider c’è però un’attenzione nuova, questa sì, all’approccio stealth e alle tecniche di survivalismo che Lara deve sfoggiare quando caccia la fauna per procurarsi cibo e pelli.
Lara ha risolto un antico mistero che la costringe a scontrarsi con la spietata organizzazione Trinity. La lotta contro Trinity la porta a scoprire il mito della città perduta di Kitež. Lara sa che deve raggiungere la città perduta prima di Trinity. Con questo scopo in mente, si avventura in Siberia nella sua prima spedizione da Tomb Raider.
Da un comunicato stampa
Giocaci oggi: Steam | Xbox | PlayStation
Tra i seguiti più attesi dell’anno (o di alcuni anni), Fallout 4 deve rispettare le aspettative dei milioni di avventurieri che hanno conosciuto o riconosciuto la serie di Fallout con il rilancio concesso da Fallout 3 nel 2008 (il cui successo è già stato puntellato da Fallout: New Vegas nel 2010). Alla direzione c’è ancora Todd Howard e alla scrittura torna Emil Pagliarulo.
I miei momenti preferiti di Fallout 4 somigliano molto a una spedizione archeologica attraverso una versione alternativa della storia. Così come la Zona Contaminata della Capitale in precedenza, il Commonwealth è un vero e proprio personaggio, con tutto il suo humor nero e la tragedia.
Polygon - Arthur Gies1
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Oggi nel 1999
“Affronta la Seconda Guerra Mondiale sulla tua PlayStation”, promette la pubblicità di Medal of Honor. Lo sparatutto in prima persona non mette sul piatto solo la tragedia della seconda guerra mondiale, un ambientazione piuttosto inconsueta a questo punto, ma anche il nome di Steven Spielberg. Medal of Honor è il progetto più ambizioso di DreamWorks Interactive, l’etichetta voluta dal trio Spielberg/Katzenberg/Geffen per assicurarsi un posto nel mercato dei videogiochi, in rapidissima espansione.
Ed è proprio il regista di Salvate il soldato Ryan a seguire in prima persona il progetto di Medal of Honor, su suggerimento del figlio Max, che sta consumando i suoi pomeriggi alle prese con 007: Goldeneye sul Nintendo 64. Medal of Honor è composto da sette missioni in cui non ci si limita a sparare a tutto ciò che si muove: membri dell’Office of Strategic Services, si interpreta una sorta di spia-soldato-tuttofare, arrivato in Germania quando l’Asse sembra avere le ore contate. La complessità degli obiettivi da soddisfare in ciascuna delle sette missioni, la localizzazione dei danni che sorprende con le morti istantanee per headshot e, non ultima, la spettacolare realizzazione grafica, rendono Medal of Honor molto più che un volenteroso FPS da console.
Oggi nel 1995
Twisted Metal arricchisce la line-up di giochi disponibili per l’esordiente PlayStation. Perfettamente calato nei suoi anni, il gioco è costruito tanto su un’estetica schizoide che balla il tip-tap tra il divertito e l’inquietante, quanto su uno stile di gioco spettacolare ed efficace. Tredici vetture rielaborate per il caso e altrettanti piloti, si danno battaglia nel tentativo di farsi esplodere a vicenda. L’ambientazione è la California del Sud del 2010 e il premio non ha prezzo: vedere soddisfatto qualsiasi desiderio espresso dal pilota che trionferà.
Twisted Metal è un incredibile gioco d’azione dalla grande profondità
Game Players2
Per non parlare di…
No One Lives Forever (2000).
Qualcosa in più…
Assieme ad almeno altri 100 giochi, Twisted Metal è tra le uscite per PlayStation che, solo negli Stati Uniti, sono state proposte con una confezione in cartone molto più estesa, in verticale, rispetto ai formati conosciuti in Europa e Asia. Anche gli USA, poi, passeranno alle confezioni “jewel case”, le stesse dei CD audio.
…e un fatto di oggi, da GamesIndustry.biz
10 novembre 2018: Obsidian e InXile passano di mano. I due studi, responsabili di giochi come Pillars of Eternity e la serie di Wasteland, vengono acquisiti da Microsoft, nel tentativo di allargare l’offerta di giochi disponibili in forma esclusiva alle proprie piattaforme di gioco.
Per maggiori informazioni: “Xbox compra Obsidian Entertainment e InXile” - GamesIndustry.biz
Legenda: [WC] Wild Card - Ha debuttato questo mese, ma il giorno esatto non è noto.
Lookin' for a sound that's gonna drown out the world
Gennaio 1996 (#80)
No One Lives Forever 🤩
Che bello Medal of Honor