Ho perfetta memoria del jingle di Game Over di Thunderforce III, mentre credo di non essere nemmeno certo che quel gioco abbia un finale. Quando avevo all’incirca dodici o tredici anni, ci giocavo a casa del mio amico Andrea B.P., con cui, assieme a un altro Andrea (T), formavamo un gruppetto molto affiatato di appassionati e possessori di un Mega Drive. Quella di Andrea B.P. era la “Asian version” di Thunderforce III, perché in Europa non c’era mai arrivato il gioco. Ho ancora delle foto che abbiamo scattato al televisore, mentre scorreva il gioco di Technosoft: l’idea era usarle per una fanzine, prima che sapessimo cosa fosse una fanzine. Scusate, mi sono distratto, dicevamo?
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Joe Danger è un gioco “stunt-em-up”, secondo la formula scelta da Hello Games, lo studio inglese che lo ha ideato. Hello Games è stato formato da ex talenti di Criterion, Kuju ed Electronic Arts e ha deciso di presentarsi al mondo con un gioco colorato, allegro e spensierato. Secondo lo stesso team, Joe Danger punta a ricreare lo stile di gioco di Excitebike (Nintendo, 1984): gare di motociclismo in cui ruzzolare malamente.
Joe Danger punta a ricreare l’entusiasmo che si può avere solo da piccoli quando, per la prima volta alle prese con una motocicletta giocattolo, la si copre di liquido infiammabile, si accende e poi la si lancia lungo la rampa accuratamente costruita per farla saltare fuori dalla finestra al secondo piano.
Sean Murray - Hello Games
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