È successo il 25 novembre
Final Fight, Fatal Fury: King of Fighters, F1 Grand Prix ed Epick Mickey.
Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, Day One propone una selezione di cose già successe tra i videogiochi: dal 1980 al 2015, (quasi) dieci anni fa. Ci sono soprattutto le uscite dei giochi, i debutti di quelle che diverranno serie o alcuni ritorni degni di nota, ma anche i lanci delle nuove console o le loro rivisitazioni. E in fondo, un veloce approfondimento. Ogni tanto potresti anche trovare il commento di un ospite.
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Oggi nel 2010
Epic Mickey è l’avventura videoludica di Topolino più ambiziosa e coraggiosa di sempre. Mascherata da semplice gioco d’azione, c’è l’ennesima interpretazione dell’idea di avventura elaborata negli anni da Warren Spector, autore degli apprezzatissimi System Shock e Deus Ex. In Epic Mickey, Mickey Mouse si ritrova faccia a faccia con le conseguenze del suo successo: il “fallimento” di altri personaggi creati dal team di Walt Disney.
Alla base del gioco c’è l’idea che ogni scelta porta a una conseguenza e come questa definisca sia il personaggio che il giocatore. Infilando Mickey in un ambiente a lui sconosciuto e chiedendogli di fare delle scelte - aiutare altri personaggi cartoon o seguire la sua strada - il gioco obbliga i giocatori ad affrontare le conseguenze delle loro azioni. Alla fine i giocatori dovranno chiedersi ‘che tipo di eroe sono?’. Ognuno darà una risposta differente.
Warren Spector - Creative Director Junction Point
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Oggi nel 1992
{ di Raffaello Rusconi }
[WC] Prima dei vari iRacing, Assetto Corse, Gran Turismo, Forza Motorsport, la miglior simulazione motoristica a quattro ruote su computer rispondeva al nome di F1 Grand Prix. Realizzata dal talentuoso programmatore inglese Geoffrey J. Crammond (Stunt Car Racer e Revs nel suo ricco palmares), il gioco di Microprose permetteva di scendere in pista su Amiga, Atari ST e PC con i “cloni” di Senna, Prost, Mansell, Alesi, Patrese, Piquet, Schumacher e tutti gli altri piloti delle 18 scuderie (i nomi si potevano modificare) che partecipavano al Mondiale del 1991.
F1GP metteva a dura prova i joystick dell'epoca su 16 circuiti superbamente riprodotti con una grafica 3D fluida e dettagliata (i replay erano spettacolari) e un modello di danni sorprendente per l'epoca. I giocatori potevano lavorare sul setup della propria monoposto in qualifica e in gara grazie a un realismo simulativo capace di far impallidire il campione assoluto dell'epoca, quell'Indianapolis 500 realizzato dalla coppia Papyrus/Electronic Arts. Da rimarcare nella versione Amiga l'aggiunta della modalità “hotseat”, una sorta di multiplayer rudimentale che permetteva ai giocatori di alternarsi alla guida delle monoposto durante la stessa sessione.
Da un abbonato di Day One:
Dopo Revs, Geoff Crammond ci regala la vera Formula 1. Il mio Amiga gioisce e anche i miei amici, con cui organizziamo weekend con qualifiche il sabato e gara la domenica (grazie alla modalità multiplayer con cui ci si alterna al volante ogni tot giri). Tra i ricordi più belli della mia adolescenza.
Marco Bielli
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