Di cosa parla questa newsletter

Dreamers, they never learn
(Radiohead)

(Immagine: Nintendo)

Day One è quello che succede quando non sai e non vuoi darti un limite. È una raccolta delle date di pubblicazione di oltre mille videogiochi, a partire dal 1980 e fino al 2015. Dieci anni fa esatti. Beh, quasi dieci anni fa: l’idea iniziale era che questo progetto dovesse prendere il via il 1° gennaio 2025, poi ho cambiato idea. Anzi, volendo proprio fare i precisi la primissima idea era di iniziare il 1° gennaio 2024, ma poi mi sono detto: e se invece mi prendessi un anno, scrivessi tutto quanto e iniziassi a pubblicare solo a lavoro finito? Questo è il limite che non mi sono dato: chi come me è stato a lungo abituato a scrivere e a consegnare quel lavoro con scadenze da una settimana all’altra (se non nello stesso giorno), un anno per iniziare e finire un progetto equivale a non avere alcun limite.

Day One è un almanacco, sperando che i dizionari che ho consultato non mi abbiano truffato e che il termine “almanacco” sia per davvero “una serie di informazioni di cose avvenute in un dato giorno/periodo”. In Day One ho raccolto una selezione di uscite di videogiochi, a cadenza quotidiana. Quali giochi sono accomunati dall’essere stati pubblicati il 1° di ottobre? Quali sono “nati” il 22 di aprile? Ecco, Day One è tutto questo: ogni giorno ha il suo foglio, o articolo se preferite, in cui ho messo i giochi che mi sembrava dovessero esserci. Mi sono basato sulla mia conoscenza della storia dei videogiochi per tirare fuori dal mucchio quelli che dovevano spiccare sugli altri o che volevo mettere in evidenza perché ci sono affezionato. O perché avevano una copertina spaziale.

La selezione dei giochi e delle loro date ha seguito alcune regole precise, per saperne di più clicca qui.

Come è partita: avevo pensato di includere non più di tre giochi al giorno e di scrivere giusto qualche riga per ciascuno. Nella prima prova della prima giornata, che è stata in effetti quella del 1° ottobre, c’era una composizione molto semplice di tre immagini messe una a fianco all’altra in apertura, seguita da tre piccoli paragrafi dedicati ad altrettanti giochi (o console, o cose di plastica e altro che abbiamo usato per accedere a qualche mondo strano e lontano). Poi, visto che il limite non l’ho rispettato, sono arrivato a una media che mi pare sia sopra ai 4 giochi al giorno, spesso con immagini dedicate, foto, scansioni di pubblicità (offerte da altri), etc.

Day One è anche una raccolta di cose che si sono dette su questi videogiochi e un modo per ripercorrere la loro storia. In moltissimi casi ho scritto i testi immaginando di farlo nel momento in cui il gioco stava effettivamente debuttando e quindi senza l’arroganza del senno di poi. Altre volte non sono riuscito a resistere alla possibilità di metterci dentro dei ricordi personali. In qualche caso si passa da una descrizione a una valutazione più simile a una recensione ridotta ai minimi termini. Poi ho allargato ulteriormente la faccenda, perché sotto ai miei testi ho iniziato a fare spazio a citazioni dai comunicati stampa di presentazione di quei giochi o dalle interviste a chi li ha realizzati. Quindi ho deciso di rendere omaggio all’altra parte dei videogiochi che ho adorato, le riviste specializzate, e sono andato a cercare dei passaggi delle recensioni originali dedicate ai giochi (non per tutti, ovviamente!).

La fase di ricerca è stata molto lunga, ma ancor più divertente. Tornare a sfogliare centinaia di numeri di mensili pubblicati in oltre trent’anni o spulciare le cartelle stampa oltremodo entusiastiche di progetti che sono andati incontro ai più disparati destini, è stato davvero interessante. Almeno quanto curare la selezione delle immagini: dentro Day One troverete nella grande maggioranza dei casi screenshot ufficiali, diffusi dai produttori dei videogiochi e assolutamente inalterati. Quando ho potuto e ha avuto senso farlo, ho scelto le immagini tra le prime mai messe a disposizione, anche se poi, magari, non riflettono l’estetica finale del gioco. Mi piace l’idea che qualcuno, guardandole, si possa ricordare che su quell’immagine aveva sognato per mesi, prima di poter mettere le mani sul gioco. A volte ho scattato delle nuove foto a dei giochi di molti anni fa, passando dagli emulatori, ma solo nel caso dei giochi in 2D dell’epoca a 8 e 16 bit e, molto raramente, per qualche gioco per PlayStation e PlayStation 2.

Della selezione delle immagini, tra screenshot di gioco e illustrazioni, ho parlato in maniera più approfondita qui.

In ogni puntata ho riservato un po’ di spazio anche a una o più curiosità sui giochi di cui si parla e poi a un fatto successo quello stesso giorno nell’ambiente e che nulla ha a che vedere con la pubblicazione di un nuovo titolo (in questo caso facendomi aiutare da Games Industry).

Day One è una newsletter quotidiana. Tutti i giorni, per 12 mesi a partire dal 1° ottobre 2024, verrà inviata una nuova puntata a chi è iscritto. Anche la domenica e anche a Natale. Alcuni giorni sono stati talmente importanti da richiedere due puntate, per distribuire meglio il carico. In questi casi, che sono comunque piuttosto rari e concentrati in alcuni periodi dell’anno, spedirò due puntate nella stessa giornata, a distanza di alcune ore. Per il primo mese, quindi dal 1° al 31 ottobre, tutti gli iscritti riceveranno ogni puntata, poi le cose cambieranno.

A partire dal 1° novembre 2024 per ricevere ogni giorno una nuova puntata è richiesta un’iscrizione a pagamento (5 € al mese e 50 € all’anno), chi invece preferisce mantenere l’iscrizione gratuita riceverà due puntate alla settimana che selezionerò volta per volta.

Ah, c’è anche un podcast, ma ne parlo qui.

Ho tenuto per la fine la parte migliore: quando ho deciso che mi sarei dato un bel po’ di tempo per lavorare su Day One, ho contattato alcuni amici e colleghi, chiedendogli se gli avrebbe fatto piacere partecipare. Sorprendentemente, hanno accettato praticamente tutti. Ognuno di loro ha potuto scegliere di quali giochi occuparsi e così quasi 150 schede saranno firmate da alcuni nomi che hanno scritto un bel pezzo della storia della critica specializzata in videogiochi in Italia (e non solo). Non è il caso di citarli ora, perché c’è tutta una pagina dedicata. Sono sicuro che dentro ci troverete un sacco di nomi che conoscete!

Per conoscere tutti gli ospiti di Day One ti basta cliccare qui.

Mentre ringrazio Fabio “Kenobit” Bortolotti per aver concepito il logo di Day One e la sigla del podcast, chiudo dicendo che, mosso da due secchiate d’ottimismo, sotto alla testata ho voluto scrivere “Stagione 1”. Se la prima andrà bene, ci si rileggerà tra un anno, in tempo per cominciare la seconda!

Grazie e buona lettura.

Mattia